Descrizione

Antonio Giacometti, Educare alle complessità – 30 marzo 2021

«Questo libro si innesca da una riflessione appassionata e perentoria di carattere, per così dire, geopolitico, che analizza e individua le complessità in alcune situazioni a tutti ben note, spesso valutate frettolosamente e secondo un pensiero semplificatorio; soltanto nella seconda parte del libro capiamo da quale tipo di metodologia deriva tale sguardo critico. In questo breve e denso saggio, attraverso alcuni emblematici esempi, Antonio attua alcune simulazioni di analisi, mostrando quanto possa essere dannosa quella più superficiale, e quanto quest’ultima, di maggiore impatto proprio perché è immediatamente fruibile, sia al giorno d’oggi responsabile della diffusione di ignoranza e approssimazione culturale». (Dalla Postfazione di Giovanni Peli)
In Educare alle complessità, Giacometti esprime nella forma di un agile vademecum un imperativo che così egli stesso riassume: «l’arte non deve insegnare solo ad apprezzare la bellezza, fugace, effimera e mutevole, ma a riconoscere la verità (le verità?) nascosta tra le intercapedini della complessa stratigrafia del reale. Solo così potremo ancora permetterci di sognare un futuro».

Prima di affrontare le due impegnative tematiche della complessità artistica e dell’educazione precoce alla complessità proprio attraverso l’arte, si vorrebbe spendere qualche parola sul modo in cui gli esseri umani di questa generazione, siano essi bambini e adolescenti in formazione, giovani e adulti maturi nel pieno della loro interazione fisica, mentale e spirituale con la vita e col mondo, anziani e vecchi in fase di riflessioni e bilanci più o meno consapevoli, possono coesistere con i fenomeni complessi che quotidianamente li circondano, leggendoli non per il verso della loro destabilizzante imprevedibilità e contraddittorietà, ma in relazione all’implicita ricchezza degli stimoli a guardarsi dentro e a guardare fuori, ad interagire con gli altri in modo problematico, ad innalzare un livello di empatia collettiva, attualmente ai minimi storici.
Vivere in un mondo che continua a porre domande a cui non sa dare risposte, in effetti, non è semplice, così come non è semplice vivere nella consapevolezza di essere il microscopico tassello di una macroeconomia i cui fili relazionali si distendono per l’intero pianeta, creando una fittissima ragnatela d’interessi che ne annienta una parte per il benessere dell’altra. E non è neppure semplice accettare che il mondo globalizzato e complesso di cui facciamo parte e nel quale ci spostiamo a milioni con disinvoltura e con sempre maggiore rapidità  ricominci a minare sicurezze che le nostre generazioni civilizzate e benestanti davano ormai per scontate […]
Eppure è proprio grazie a queste destabilizzazioni continue di certezze che forse non sono neppure mai state tali, a queste tensioni provenienti da luoghi e da relazioni complesse e incontrollabili, a questo stato apparente di comunicazione globale, che in realtà ci fa solo sentire più soli in mezzo allo sbraitare permanente di persone senza un volto né una storia, a questa crescita esponenziale dell’odio generalizzato, senza frontiere e senza motivi, a questo scempio definitivo della natura, perpetrato in nome di un benessere provvisorio, di cui peraltro un’enorme fetta della popolazione mondiale non può godere, è grazie a tutto questo se saremo costretti a uscire da una visione miope e circoscritta delle situazioni e dei fenomeni, sostituendola con una visione complessa, più ampia e lunga, ma, soprattutto, adeguata alle complessità di cui abbiamo parlato fin dall’inizio di questo nostro scritto.
(Estratto da A.G., Educare alle complessità)

Antonio Giacometti (Brescia, 1957) è compositore che ha messo negli anni gran parte delle sue energie al servizio di una didattica musicale fondata sulla creatività e sulla pratica del suonare insieme. Oltre a 178 composizioni, molte delle quali scritte per ensemble giovanili o a quattro mani con allievi ed ex-allievi, è autore di numerosi testi didattici, tra i quali spicca il ponderoso volume Musica d’insieme. Anche senza leggio, edito nel 2017 da Rugginenti-Volontè. Di prossima pubbli-cazione per FrancoAngeli editore un libro sulle esperienze di teatro musicale con i bambini. La sua passione per la musica e la cultura brasiliana lo ha portato a realizzare la cantata per voce, coro, trio jazz e orchestra Uma Sinfonia amazônica, interpretata nel dicembre del 2019 dalla cantante Karine Aguiar in un memorabile concerto presso il teatro Amazonas di Manaus.

Foto di Mario Martinazzi