Descrizione

Arnaldo Milanese, Condominiàla, maggio 2016

Pare un inesorabile naufragio collettivo questo florilegio di racconti brevi, velati di una ironica malinconia sul senso della vita. Qualche volta sembrano bozzetti di maniera, abbozzo di studi preparatori. Ma, al contrario, in questa brevità consiste lo stile di Arnaldo, la capacità di cogliere, nelle avventure minuscole, nei comportamenti grigi, nei dialoghi superficiali, la singolarità di ogni personaggio. Come se quelle vicende minuscole siano in grado di diventare lo specchio di una vita. E perciò degne di essere raccontate.

(Dall’introduzione di Tino Bino)

E questo è il punto. Il nuovo termine “condominiàla” è uscito dal tema in classe in quella scuola, sottolineato in blu. Ora viaggia verso casa nello zainetto del ragazzo che sgamba nel centro città.
- Ma dove hai trovato questo termine? È un grossolano errore. Si dice condominiale: la scala condominiale, il regolamento condominiale. E non condominiàla.
- Quando parlo con la signora che fa le scale, con il giardiniere, al negozio del pane… tutti dicono condominiàla, con quell’accento lì. Anche il signor Brighenti, quello che ai giardini, il pomeriggio, ci recita le poesie di Angelo Canossi, dice condominiàla.
- No!!! Il Canossi no! - dice strozzata in gola la signora professoressa, filologa purista.
Silenzioso l’ascensore atterra al quinto piano.

(Condominiàla, cit., pp. 14-15)

Dopo la giovinezza trascorsa a Lovere e gli anni parigini in cui sperimenta scultura e pittura, Arnaldo Milanese si stabilisce a Brescia, dove inizia la ventennale attività teatrale con la Compagnia della Loggetta e il Centro Teatrale Bresciano. Seguiranno le stagioni con il Teatro di Sardegna a Cagliari e con il Teatro Stabile Privato di Trieste. Rientrato a Brescia, riprende a dipingere, in parallelo e in intreccio con la scrittura: di questo periodo sono la raccolta poetica in dialetto bresciano 54 stórie del lac d'Isé Alcamònega Brèssa e de rüa Confettora (la Quadra editrice, 2011), l’allestimento “C’era una volta un castello” (Lovere, 2011), il romanzo La conchiglia del lac d’Isé (la Quadra editrice, 2012), la mostra di collage in occasione del convegno “Discorsi delle arti, discorsi della psicoanalisi” (Iseo, 2014).

Foto di Fabiana Zanola